La valutazione psicodiagnostica è uno strumento utilizzato per ottenere informazioni sulla problematica e sulle risorse presentate dal paziente.
Essa si avvale di due metodologie:
Il colloquio psicologico è uno strumento di conoscenza che utilizza l’incontro e la comunicazione allo scopo di raccogliere informazioni e acquisire conoscenze per effettuare una diagnosi utile alla presa in carico del paziente da parte del professionista psicologo per un determinato trattamento.
La psicodiagnostica tramite l’utilizzo dei test è un aspetto della psicologia clinica ma anche della psicologia forense che si occupa di valutare e quantificare in maniera maggiormente scientifica molti aspetti della personalità e della psiche degli individui attraverso l’utilizzo di test psicologici standardizzati, la cui validità è riconosciuta dalla comunità scientifica.
È molto importante poter inquadrare in maniera più oggettiva le caratteristiche e le qualità dell’individuo per vari motivi: in psicologia clinica e in psicoterapia, il ricorso alla psicodiagnostica da parte del professionista è utile per meglio dirigere il proprio intervento terapeutico e valutarne anche l’andamento nonché i miglioramenti; in psicologia giuridica, l’utilizzo dei test serve per stilare profili di personalità dei genitori per l’affido dei minori nei casi di separazione e divorzio oppure per valutare la pericolosità sociale di un autore di reato o ancora per stimare l’affidabilità di un testimone vittima di reato.
Valutazione Psicologica per certificazione necessaria in-caso di intervento di chirurgia bariatrica
A quanti decidono di sottoporsi ad un intervento di chirurgia bariatrica viene richiesto, assieme ad altri accertamenti pre-operatori, una valutazione delle condizioni psichiche ed emotive da parte di uno psicologo o uno psichiatra, come prescritto dalla totalità delle linee guida internazionali (IFSO-EC/EASO/ECOG/ITOF 2007; AACE/TOS/ASMBS 2008; NICE 2006) e nazionali (SICOB 2006).
Gli strumenti con cui si realizza la valutazione psichiatrica-psicologica per la chirurgia bariatrica sono il colloquio clinico e i test psicodiagnostici.
L’Obesità è una malattia determinata e sostenuta da fattori di natura diversa (metabolici, ormonali, psichici e sociali) presenti contemporanemente, per questo si dice che è una patologia con un’eziologia multifattoriale. Gli aspetti psico-sociali svolgono un ruolo determinante, evidente nella letteratura scientifica e nella pratica clinica, sia in funzione del mantenimento della condizione patologica che dei tentativi di curarla.
E’ necessario, quindi, valutare se esistono stati psicopatologici veri e propri o specifiche attitudini psicologiche e comportamentali che rappresentano delle controindicazioni alla chirurgia bariatrica. In questo caso, lo studio e la valutazione di
determinate aree psicologiche può individuare eventuali elementi di rischio e fornire la base per la programmazione di trattamenti mirati pre-operatori e post-operatori volti a migliorare l’esito dell’intervento e la qualità della vita del paziente anche nel lungo termine. In questo contesto, la valutazione pre-operatoria si pone quindi non solo come momento diagnostico, ma come primo momento per la creazione di una relazione terapeutica duratura finalizzata alla “presa in carico” multidisciplinare a lungo termine del paziente bariatrico.