La Bioenergetica è una tecnica psicocorporea in cui si utilizzano prevalentemente tecniche respiratorie, particolari esercizi fisici, posizioni e contatti corporei nel tentativo di sciogliere i “blocchi energetici” e i meccanismi difensivi che si cristallizzano nel corso del tempo a livello fisico e a livello psicoemotivo.
Il suo fine è l’integrazione tra corpo e mente: una tesi fondamentale in Bioenergetica è che il corpo e la mente funzionalmente sono identici, ciò che succede nella mente riflette ciò che accade nel corpo e viceversa, individuando così una corrispondenza tra struttura del carattere ed atteggiamenti corporei dell’individuo, e una identità funzionale tra processi psichici e quelli somatici.
La pratica della Bioenergetica si pone come una modalità di interpretazione della personalità attraverso i suoi processi energetici i quali hanno origine dalla respirazione, dal metabolismo, dal movimento e dall’attività sessuale che rappresentano le funzioni basilari della vita di ciascun individuo.
Nel corso del lavoro bioenergetico si aiuta la persona ad entrare in contatto con se stessa attraverso il proprio corpo. Usando esercizi specifici essa inizia a percepire in che modo inibisca o blocchi il fluire dell’eccitazione nel corpo; come abbia limitato la respirazione, i movimenti, l’auto- espressione. In altre parole come abbia diminuito la propria vitalità.
L’origine della pratica e della terapia Bioenergetica si deve al medico e psicanalista Alexander Lowen intorno al 1940, allievo di Wilhelm Reich dal quale riprese alcune teorie chiave:
. Il linguaggio del corpo: Reich introdusse nella psicoanalisi anche l’osservazione del corpo, come l’espressione degli occhi e del viso, la qualità della voce e i vari tipi di tensione muscolare
. Il tema dell’energia orgonica (proveniente a sua volta dalle teorie di Freud sulla sessualità e sulle nevrosi) ovvero l’energia vitale che ha la sua massima espressione attraverso la sessualità e il cui blocco o inibizione conduce a stati di angoscia, inibizione e blocchi.
. La corazza muscolare e caratteriale costituita dagli atteggiamenti che la persona mette in atto per bloccare emozioni e desideri; per ciascuna tipologia caratteriale esiste un corrispondente atteggiamento della persona. Col passare del tempo essa frena ed in alcuni casi impedisce lo sviluppo della propria spontaneità, creatività e identità; lo stato di tensione muscolare prolungato rischia di cronicizzare sino ad influire negativamente sul carattere della persona incapace di sentire, di comunicare e percepire la gioia e il piacere di vivere. La corazza muscolare e caratteriale è di sette tipi a seconda della zona interessata dal blocco: oculare, orale, cervicale, toracica, diaframmatica, addominale, pelvica.
Vibrazione e motilità
Un corpo sano è in uno stato costante di vibrazione sia da sveglio che durante il sonno. Se si guarda un bambino piccolo che dorme si possono osservare leggeri tremiti attraversare la superficie del suo corpo e piccoli sussulti in diverse parti del viso, ma anche sulle braccia e sulle gambe. Questa spontanea motilità proviene da uno stato di eccitazione interna che affiora continuamente sotto forma di movimento. Quando l’eccitazione cresce, c’è più movimento; quando cala, il corpo diventa più tranquillo. Uno degli esercizi fondamentali in bioenergetica ed anche il più semplice da eseguire serve per far iniziare le vibrazioni nelle gambe e aiutare a sentirle. È anche l’esercizio di base del “grounding” o contatto col suolo.
Il Grounding o radicamento
Il grounding è la chiave del lavoro bioenergetico ed è legato alla respirazione. Avere “grounding” è un modo come un altro per dire che una persona ha i piedi per terra. Può essere anche utilizzato per indicare che una persona sa dove è e perciò sa chi è. Quando ha i piedi per terra egli ha contatto con la realtà base della sua esistenza. Egli è radicato nella terra, identificato con il proprio corpo, consapevole della propria sessualità, ed è teso verso il piacere. Il “grounding” implica che una persona si “lasci scendere”, che abbassi il suo centro di gravità, che si senta più vicina alla terra. Il risultato più immediato è aumentare il suo senso di sicurezza. La direzione discendente è la via al piacere della liberazione o della scarica. È la via della soddisfazione sessuale. Le persone che temono di lasciarsi andare sono bloccate nella loro capacità di abbandonarsi pienamente alla scarica sessuale e non riescono a sperimentare pienamente la soddisfazione derivante dall’orgasmo.
La respirazione
Una buona respirazione è essenziale ai fini di una salute vibrante. Lo scopo della bioenergetica è quello di aiutare a sentire e a scaricare le tensioni che trattengono dal respirare con naturalezza.
Questa pratica cerca di riportare la persona ad avere una respirazione profonda e calma in cui l’inspirazione proceda dalla zona pelvica e si diriga verso l’alto fino alla bocca.
Per aiutare a respirare efficacemente Lowen inventò il cavalletto bioenergetico.
La Bioenergetica può aiutare tutte le persone ad approfondire il contatto con se stessi a vivere con pienezza e consapevolmente i flussi energetici essenziali presenti nel proprio corpo. La conseguenza, quasi naturale, è permettere di aprirsi anche al contatto verso l’esterno, divenendo più sensibili, comprensivi, ma anche più diretti nel rapporto con gli altri.
La psicoterapia corporea ha come obiettivo primario ristabilire la naturale condizione di energia e vitalità dell’organismo umano, attraverso lo scioglimento dei blocchi emotivi correlati alle tensioni corporee.
Strumento di base è il lavoro sulle emozioni, mediato dal lavoro corporeo: ogni emozione infatti sottende un corrispondente correlato corporeo che può facilitare o ostacolare il fluire dell’emozione stessa.
Blocchi e tensioni croniche tendono a trattenere il fluire dell’emozione condizionando l’umore oppure diminuendo la consapevolezza corporea.
Le emozioni sono anche un motore privilegiato del cambiamento e quando sono regolate ed elaborate portano ad una trasformazione duratura.
SU COSA SI BASA L’ANALISI BIOENERGETICA?
L’analisi bioenergetica si basa sul principio funzionale tra struttura corporea e struttura psicologica dell’individuo, dove gli stati psicologici riflettono e producono quanto accade a livello fisico e ciò che si riscontra a livello fisico/somatico riflette e determina, parallelamente, gli stati mentali ed emozionali.
COME UN PROBLEMA PSICOLOGICO INFLUISCE SUL CORPO?
Il disagio psicologico si riflette sul corpo sotto forma di tensioni muscolari e di un ritmo respiratorio contratto e limitato, con conseguente riduzione della motilità. Queste tensioni si sviluppano lentamente in seguito ad esperienze traumatiche reiterate durante l’infanzia; con il passare del tempo diventano croniche e, a livello cosciente, se ne perdono le tracce. In realtà esse diventano una componente importante della struttura corporea e caratteriale della persona.